THE WAITER

La prima foto è per darvi l’idea del mio stato tricologico.
(Docureality, non nascondo nulla!! Tipo Brigitte Nielsen quando si è rifatta per l’ennesima volta e ha voluto una troupe al seguito che la riprendesse!).

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Tornato dalla pausa di settembre a Vicenza, ho chiesto alla mia titolare (che ha un anno meno di me) se mi faceva diventare cameriere, dato che la paga è migliore di quella di lavapiatti. Lei tutta entusiasta mi ha chiesto: “Ti piacerebbe lavorare di sopra?” (upstairs, che poi è a piano terra, ma si distingue dal di sotto, cioè dagli inferi, dal caldo dove non tira aria, che è downstairs – di sotto, in cucina, dov’ero stato fino ad allora).
Io, che tutto sommato, come già spiegato in questa sede, non disdegnavo farmi una sana dose di fatti miei al giorno, zitto anche se col raffreddore costante, tutto sincero le dico: “Beh veramente no, ma o facciamo così o mi dai un aumento come potwasher, perché non è che tiro avanti molto con quella paga…”.

Così, approfittando anche del fatto che nelle ultime settimane c’era stato parecchio turnover e alcuni ragazzi se n’erano andati, mi ha fatto fare un turno di prova: ambeh! In pratica è venuto fuori che sono il genio del servizio: pare che sia bravissimo perché, dice la parona tutta contenta di me, saluto la gente quando entra e sparecio i tavoli quando se ne va: ehm, volevo dirle, non è questo il succo del lavoro??
Mi ha giudicato il migliore in prova che abbia mai avuto!

Quindi da qualche settimana lavoro a pian terreno, e vedo un po’ di mondo fuori, un po’ di facce nuove, sono costretto a parlare però almeno pratico un po’ di più la lingua e riesco a capire che tempo fa (prima non vedevo nulla per otto ore filate: Carlo, c’è il sole? Boh! Piove? Boh!).
Il rovescio della medaglia è che mi tocca fare i cappuccini: la schiuma mi è praticamente impossibile, per me è roba da scienziati!

Avete visto come hanno scritto ‘macchiato’?? Ma, nonostante faccia tutto il saputello degno del me del ’94 con gli occhiali da secchione spiegando come in realtà andrebbe scritto, non si cancella la lavagna!

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E, vi sembrerà un déjà vu, stasera arriva di nuovo Filippo: ha compiuto gli anni la settimana scorsa e si premia con questo viaggio.