THE ODD COUPLE

  • Ottobre 7, 2010

“Ho scoperto un pasto tra pranzo e merenda”
Homer Simpson


Prima di imbarcarci insieme in questa avventura, Francesco ed io eravamo buoni conoscenti, ma non propriamente amici. A lui va il merito di avermi detto della possibilità di chiedere un visto lavorativo di sei mesi per il Canada e, quando ho saputo, il mese scorso, che anche lui aveva intenzione di venire a Vancouver nello stesso mio periodo, ha avuto tutto il senso del mondo unire le forze e venirci, alla fine, insieme.
I’m glad we did.

Viviamo insieme (nella casa degli orrori) da due settimane ora, e devo dire che andiamo d’accordo. Stiamo, va da sé, diventando amici. In molte cose ci compensiamo. Come sapete, la mia pigrizia non ha rivali: io sarei più per vivere alla giornata mentre lui è progettuale ed è tutto un file excel di costi e ricavi. Ci vuole e mi serve, mi disciplina. E si vede che è più grande di me. No wonder why dopo 8 giorni aveva già un lavoro (forse, anche, per un trascorso professionale diverso dal mio), mentre io per il momento sono solo commessa part-time (more on this, later on). Ma è merito suo se ho questo lavoro, perché quella mattina mi ha spronato a fare il giro dei negozi a portare cv. Io, date le belle giornate, sarei voluto andare in spiaggia/al parco/al museo…, mentre lui, che è more grounded, mi ha detto “Prima troviamo un lavoro, poi pensiamo a divertirci”.
Makes sense.

Francesco è un incrocio tra Suor Germana, Martha Stewart, Alberto Baiocco del Grande Fratello 10 detto Er Pezzetta, e un numero qualsiasi di Men’s Health (preferisci gli spinaci alle altre verdure perché sono di un verde intenso, che fa bene… Fai almeno 5 pasti al giorno…). Fa la spesa (e io a volte, in cambio, gli piego la roba lavata!) e si perde tra le corsie del Superstore (abbiamo patate fino al 2012). Da buon italiano compra cibi sani e si mette a tavola agli orari comandati, e a volte mi viene da portarmi il blocco e la penna e gli occhiali per la rubrica “oggi impariamo come si cucina …”: fosse per me andrei avanti sei mesi a Pringles e birra (elemento, questo, comunque, che nella dieta mediterranea da noi rivisitata non manca mai. Diciamo che siamo verso l’abuso). Mi ha cambiato la vita la sua introduzione al sandwich (che mediamente implica: pane fresco, prosciutto o tacchino, formaggio, lattuga, pomodoro, senape). Insomma, stamo sempre a magna’ (seppur sano), quindi… si corra!

A New York mi sono comprato dei pantaloncini da running per correre intorno al laghetto di Central Park (come nei film). Ovviamente, mai fatto.
In due, invece, è tutto più facile: ispirati dal clima e dal carattere sportivo della città, la settimana scorsa siamo andati a correre (attività che ho incredibilmente portato avanti da allora da solo altre due volte, domani la terza) nel parco qui vicino tra boschetti e scoiattoli neri che ti tagliano la strada (e lo so che ho rotto i coglioni con ‘sta storia, ma, oh: …Cima Larici!!).

Direi che quindi la morale è presto detta (come Lalabel, che alla fine di ogni episodio scriveva sul diario un proverbio nuovo): “l’unione fa la forza” (che però, ho sempre pensato, afferma il contrario di un altro celebre detto: “Chi fa da sé fa per tre”. Altri proverbi/detti arcinemici: “L’apparenza inganna” e “La prima impressione è quella che conta”).