RIFLESSIONE SOCIOLOGICA

  • Giugno 10, 2010

Come cambiano le cose. In questi giorni in cui sono stato tagliato fuori da Internet mi sono sentito molto frustrato e impotente, anche se sono a New York e stare davanti a un pc dovrebbe essere l’ultima delle mie preoccupazioni.
Ormai non possiamo più fare a meno di essere online. A parte evidenti contributi alla mia mancanza di nostalgia (scrivo questo blog, chatto e telefono con MSN e Skype, invio e ricevo email) è stato per me impossibile fare molte cose: caricare con carta di credito il mio cellulare italiano, organizzare appuntamenti di, let’s say, “lavoro” via email, e anche, per esempio, vedere come curare le mie vesciche.
Perché ormai Internet mi dà tutte le risposte…

Anche se Michael è un infermiere, vestito esattamente col camice rosso come nei telefilm, non mi andava di mettergli i piedi in faccia a un giorno che ero arrivato a casa sua. Il che forse mi ha evitato dei danni: come sono arrivate, le vesciche se ne sono anche andate via, e così ho evitato di tranciarle come invece ero tentato di fare.

(Alla fine, Internet mi ha dato la risposta, ma ormai non mi serviva più – comunque, ho controllato -: la vescica andrebbe incisa in un punto minimo, e il liquido che si forma – che è una difesa della pelle che autocrea un cuscinetto – GENTILMENTE fatto espellere. Come detto, conoscendomi, avrei probabilmente squartato tutto procurandomi ancora più dolore).

Bene, è proprio il caso di catalogare anche questo post sotto il tema “fregometro”…