Mentre ancora rifletto sul da farsi della mia vita, la settimana scorsa il papà ed io siamo tornati da Gianni, in tempo per vedere i ciliegi carichi di frutti rossi, ed assistere così al puntuale miracolo della natura che trasforma ogni fiore in frutto.
Era una meravigliosa serata di tarda primavera nella campagna veneta, di quelle che il sole sembra non tramontare mai, col profumo di erba tagliata nei campi (odore che per me si avvicina di poco alla felicità), anche se non vedo più le lucciole di quando ero piccolo, e per vederle ho dovuto andare fino a Central Park (tra l’altro, la mia avventura americana cominciava proprio un anno fa in questi giorni).
Gianni ci ha raccontato che per circa un mese e mezzo la raccolta delle ciliege lo impegna la mattina presto (si alza alle 5 e mezza!! Ancora: esistono anche di mattina?!?) per circa tre ore. Si fa aiutare da un fratello e da un amico, e portano il raccolto ogni giorno in una cooperativa di Mason, una delle capitali della ciliegia della provincia.
Data la mole di lavoro non aveva fatto in tempo a farci una torta con le sue mani, ma ce ne ha offerta una comunque deliziosa, e un vino fatto da lui davvero buono.
Va da sè che le ciliege erano squisite!
Blog Comments
gujo
Maggio 31, 2011 at 10:42 am
buoneeeeeeeee! Grandissimo Gianni!
LUCY
Giugno 1, 2011 at 7:55 am
stupendo! maggio coraggio..ora vai di giugno w bugno!