IT’S CHRISTMAS…OR IS IT??!! (HAPPY BIRTHDAY, BORN TO BE A FARMER!)

  • Novembre 25, 2010
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Scrivo (da un paese che non c’è più… No, scherzo!) dall’interno di uno Starbucks del centro, circondato da altri muso duro bareta fracà come me che tamburellano sulla tastiera del loro pc isolandosi dagli altri mentre bevono caffè, probabilmente vergando il loro Era una notte buia e tempestosa. Mi sento parte di una immagine emblematica del Nord America.

Ormai sono giorni che la temperatura è sotto lo zero. Io sento il tempo ed evidentemente divento vecchio: il freddo mi ha preso le ossa e la schiena mi fa un po’ male!

Le feste si succedono senza soluzione di continuità: le holidays sono già arrivate e gli addobbi natalizi nei negozi e per le strade si sprecano. Nei quartieri, i vicini fanno a gara a chi addobba meglio la casa, stile Mamma ho perso l’aereo. Mi hanno addirittura detto che ci sono strade di Vancouver meta ogni anno in questo periodo di pellegrinaggio, proprio per la maestosità degli allestimenti luminosi delle loro abitazioni.
Del resto, non essendoci come da noi la tradizione di festeggiare Santo Stefano e l’Epifania , qui le feste sono rappresentate soprattutto dall’attesa del Natale, arrivato il quale è pressoché tutto finito (a parte, ovviamente, la celebrazione dell’arrivo dell’anno nuovo). Ha senso che quindi il periodo che lo precede sia speciale e tutti siano frizzini, ma quanto prima si può iniziare???!!!
Mi chiedo se dal primo gennaio vedrò uova colorate sui prati e conigli di cioccolata nei supermercati.

***

Di solito io inizio leggerissimamente a pensare al Natale proprio il 25 Novembre. Quando eravamo insieme al liceo, tutti gli anni, sotto qualche forma (biglietto o i nostri mitici quaderni), il 25 di Novembre scrivevo alla Vanna: Manca un mese a Natale!
Lo faccio ancora puntualmente tramite SMS (bisogna adattarsi ai tempi), che sto per spedire…

Da 3 anni questa data ha un nuovo significato.
Oggi il mio grande amico Born to be a farmer festeggia il compimento di un altro anno. E’ una persona a cui mi sento così vicino che, al solo pensarla, mi si stampa in faccia un sorriso a 32 denti.
A lui dedico alcune parole della canzone vincitrice, sabato scorso, del 53° Zecchino d’Oro (inutile provare a cambiare: sarò per sempre bambino dentro e legato all’Italia) che me lo ricordano molto:

Ha la frutta di stagione, la verdura quella vera,
Quanto è buono il minestrone
Pure io lo mangerò!
Chiama tutto il vicinato quando nasce un vitellino,
Per un dono del creato quanta festa dal contadino.
Ogni pioggia un’occasione, ogni gemma un’emozione,
Ogni piccolo germoglio con affetto curerà.
Che fatica per avere cibo sano e genuino,
Se lo chiami agricoltore lui ti dice:
“Eeeeh? Contadino!”

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Giovanni Pellizzari. Il sindaco del mondo ha 7 anni e abita a San Zenone degli Ezzelini. Lo vogliamo alla Casa Bianca!