Dalla finestra

  • Aprile 10, 2020

Ma guardavo anche dalla finestra aperta, sopra un grande settore di Amsterdam, sopra tutti i tetti fino all’orizzonte, tanto luminoso e azzurro che la linea di separazione non era chiaramente visibile. “Finché questo c’è ancora” pensai “e io posso godere questo sole, questo cielo senza nuvole, non ho il diritto di essere triste”.

Anna Frank, Diario

Ogni giorno, quando vado (andavo) al lavoro, voglio dire prima di fare pochi passi tra il letto e il tavolo della cucina ed essere arrivato, passavo davanti alla chiesa situata nei pressi della casa di Anna Frank. Di sicuro tra il poco panorama che Anna poteva vedere, c’era il campanile di quella chiesa.

In questi giorni di quarantena forzata, per fortuna in uno scenario totalmente diverso, sapendo che ne usciremo e continueremo a vivere, mi sono soffermato spesso a osservare fuori dalla finestra.

Sto leggendo The Urban Sketching Handbook, scritto dal fondatore di urbansketchers.org, movimento che accomuna gli appassionati del disegno del tessuto urbano, presente anche ad Amsterdam.

Appena esco dalla quarantena mi iscrivo!

Ispirato dalla lettura del libro e non capendo chiaramente ancora una mazza di orizzonte, prospettiva e linee di fuga, mi sono dato al ritratto di quello che vedo dalla finestra.

Qui sopra il risultato.

Mi piace esplorare svariate tecniche: se vuoi vederne altre, ne trovi di più sulla mia pagina Instagram.