COMMUNITY GARDENS

  • Giugno 25, 2010
















L’altro giorno Jose mi ha portato in giro per il suo vecchio quartiere, l’East Village. E’ un posto bellissimo, forse la parte migliore di Manhattan, dove è stata scritta la storia della beat generation.
La zona è caratteristica perché le strade in quel punto dell’isola vanno a zig zag, non ci sono ancora i blocchi squadrati delle street e delle avenue. E’ il luogo dov’è ambientato Sex and the City.
Tramite gli occhi di una persona che vive qui da dieci anni, quindi, ho potuto capire meglio la città e i suoi angoli, come i community garden, di cui ho letto nel libro I Giardini di Manhattan (vedi www.oasisnyc.net/garden/resources.aspx).
Jose abitava tempo fa sopra a uno di questi, un’oasi verde nella città, famosa perché un vecchio abitante del quartiere, ora morto, aveva costruito qui una torre altissima con ogni tipo di rifiuto e oggetto che trovava per strada, che si può vedere anche nella sigla di NYPC Blue. Ora la torre non c’è più (la foto è presa da Internet).

I community garden sono dei luoghi sottratti alle macerie, vecchi appezzamenti di terreno dimenticati, e trasformati, curati e coltivati, in aree di riposo e lettura, e orti soprattutto, da volontari del quartiere.

Ce ne sono molti in città, e sono quasi tutti in questa zona, o nel Lower East Side (ma uno è anche a pochi metri da dove scrivo in questo momento).

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In mezzo al traffico cittadino, sempre come in un telefilm, ragazzi giocano a squash.