A ROCKY HORROR PICTURE EXPERIENCE

  • Febbraio 3, 2011
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2 febbraio, giorno della marmotta (Groundhog Day)

Il Rio Theatre è un cinema non lontano da casa nostra specializzato in proiezioni di film d’essai, o di cult in programma a mezzanotte: i cosiddetti midnight movies.

Prima di venerdì scorso credevo che i midnight movies fossero solamente le proiezioni alla mezzanotte del giorno in cui film a grande budget e con distribuzione a tappeto, molto attesi e con coda infinita al botteghino, sono autorizzati a uscire: tipo, che so, i vari Harry Potter.
Wikipedia (Dio gliene renda sempre tanto merito) mi spiega invece che quelli sono solo lontani parenti del significato vero del fenomeno, ovviamente tutto americano (o, nel mio caso, canadese): nati negli anni ’70 in alcuni centri urbani, New York (e dove, se no?) tra tutti, i midnight movies erano inizialmente film non mainstream e a basso budget che avevano lo scopo di creare un’audience fedele e di nicchia (un cult following) grazie a visioni ripetute, dibattiti e interazioni sociali, nel pieno della controcultura.
Il successo di The Rocky Horror Picture Show (primo film di una major hollywoodiana a far parte del circuito dei midnight movies) e i cambiamenti economici dell’industria cinematografica hanno finito per far associare il termine, col tempo, a film con tematiche specifiche, o B movie.
TRHPC è l’esponente principale di questo genere, e può vantare il primato di essere il film più a lungo in cartellone di sempre, mai uscito dalle sale dal 1975, suo anno di debutto: negli ultimi 35 anni c’è sempre stato un cinema, da qualche parte in America, che lo ha avuto in programmazione. La notorietà è arrivata nel ’77, quando il pubblico ha cominciato, dovunque, a partecipare attivamente alla visione del film.

In ciò che è la summa del meta-racconto, già dai film impari che anche al cinema puoi vedere vecchi film che da noi invece vedresti solo in tv o in DVD… Non esiste cioè in Italia la tradizione di vedere vecchi film al cinema, anche perché non li fanno proprio, se non, forse, in rare occasioni, e comunque credo solo a Roma, Milano, e forse Torino (ma sto a inventa’).
Del film, francamente, pur ritenendomi un buon appassionato di cinema, non sapevo pressoché nulla, tanto da non sognarmi neanche di citarlo a caso in qualche conversazione giusto per fare il figo, rischiando davvero di essere smascherato in due secondi, forse anche perché non è mai stato doppiato in italiano, neanche per i dialoghi non cantati.
La mia ignoranza in materia si è dissolta venerdì scorso (o, come vedremo meglio, diciamo sabato) quando sono andato con Julia al Rio (era la nostra giornata) per vederlo.

Ci eravamo già stati, sempre a mezzanotte, due settimane prima, per vedere Pulp Fiction, ma non avevo fatto i compiti.
Se ti presenti in maschera alle proiezione dei midinght movies hai un dollaro di sconto: digo, chi mai lo farebbe?
Tutti tranne noi (un dollaro è sempre un dollaro). Bonus se ti vesti come i personaggi del film in questione. Come da foto, le Mia-Uma Thurman quella sera si sprecavano.

TRHPS ha fatto il tutto esaurito e, proprio come nei film, c’era una fila che girava l’isolato. Sempre come nei film, gli ultimi due biglietti ce li siamo beccati Julia ed io.
Una volta dentro, quindi, la vera sorpresa è stata la visione della visione della visione: dopo lo spettacolo molto divertente di intrattenimento iniziale, con in premio abbonamenti gratuiti al cinema e un vinile originale della colonna sonora andati ai migliori orgasmi simulati dai “vergini” del film, per un attimo ho creduto che stessimo per assistere a una rappresentazione dello spettacolo da cui è tratto il film (The Rocky Horror Show) e non al film.

In pratica una compagnia teatrale ha mimato sul palco, vestita paro paro, per filo e per segno ogni scena del film. Il pubblico, formato per il 90% da appassionati che lo vedevamo per la milionesima volta, ripeteva a voce alta tutte le battute, commentava, mimava a sua volta le scene (come si vede nella foto – tra l’altro come faceva l’Uomo Ragno a vedere? – in cui tutti hanno il giornale in testa come Janet-Susan Sarandon che si ripara dalla pioggia; ci hanno passato dei fogli di giornale e ce li siamo messi in testa anche noi, io mi sentivo un po’ scemo ma se lo fanno gli altri… – Milhouse si è buttato nel burrone??) o si alzava per ballare (fortuna che, dati gli ultimi biglietti, eravamo in prima fila!).

Il tutto quindi è stato abbastanza distraente e non mi ha fatto capire pressoché nulla della trama, anche perché:
1) non riuscivo proprio a sentire le parole, figuriamoci a capire il testo delle canzoni (è pur sempre un muscial);
2) esattamente come per Pulp Fiction, ho dormito metà film nonostante il casino; tra il ritardo per la fila e lo spettacolo pre-proiezione, è iniziato ben oltre mezzanotte e dura il suo tempo: la sopportazione umana ha un limite, e la notte è fatta per dormire! (Lo so cosa state pensando – Sta’ casa! – ma Julia ha tanto insistito e mi faceva peca’).
Proprio per capirci di più il giorno dopo ho fatto le mie dovute ricerche su wikipedia, imparando così una nuova lezione sul cinema.

Domenica 27 al Rio trasmetteranno in diretta sul grande schermo la cerimonia degli Oscar (in related news: no, mercoledì sera e ancora non c’è traccia del nuovo – ormai non più – numero di Entertainment Weekly. Ho scoperto un nuovo stadio oltre la depressione).
Tra i midnight movies di febbraio ci sono Lolita (mai visto), Se mi lasci ti cancello (visto! Bellissimo!) e Harold e Maude (mai visto).
Per risparmiare un dollaro potrei vestirmi da L’incantevole Creamy.

Blog Comments

Anche da noi in Italia continuano a girare alcune compagnie che portano in giro il musical TRHPS nei teatri: ogni volta tutto esaurito, tutti rigorosamente mascherati, tutti che cantano e ballano ogni singola parola anche dal pubblico. Un'esperienza fotonica! (ovviamente io riferisco una cosa mai vissuta solo perché ci hanno partecipato due amici a Torino mentre io, da bravo semo, me ne sono stato a casa).
"Ho scoperto un nuovo stadio oltre la depressione" te la rubo appena mi torna buona.

ma allora possiamo coniare..la depressità? mista all' amarità..la gigità..beh cocktail micidiale
(gli Sfigaz siamo noi, nessuno si senta offeso..)

Gandissima Lucy!