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  • Maggio 11, 2010





Il Dalsa goin’ away.

E finalmente, dopo per lo meno 17 anni da che lo dico, vado in America for good. Ci sono già stato per poche settimane, con Serena, nel 1998. Ma ricordo gran poco, soprattutto di New York. Stupidamente per esempio, quella volta, non abbiamo nemmeno visitato il ponte di Brooklyn!
Quante cose da fare prima della partenza. Quante emozioni, quanti pensieri, quante sensazioni… Cosa ne verrà da questa mia avventura, in ritardo di 10 anni almeno sul resto del mondo? Riuscirò a trovare un lavoro? Sono veramente come un emigrante del 1910, come sto scrivendo a tutti su facebook, con valigia di cartone? Come mi troverò nella concrete jungle?

Ho appena comperato i biglietti.

Spero di riuscire a dormire stanotte. Devo stare calmo. In fondo è semplicemente il primo passo verso la direzione che, da più di un decennio, avrei voluto che prendesse la mia vita: andare via>andare in America>andare a New York… Spero solo di riuscire a trovare un lavoro, di non avere troppa nostalgia, di non sentirmi troppo solo. Da qualche parte dovevo iniziare… E dovevo mettere dei paletti. Devo tutto al mio sponsor (grazie, oracolo).

Will I make it? Ci saranno Randi, e Mary, e Bacilio? Ci sarà Lorraine? Lavorerò da Dean & De Luca? Troverò il mio Ben?

Parto il 30 maggio alla volta di Londra, mi fermo lì due notti a trovare Marca e Sara, che non vedo da gennaio, e il 2 giugno volo alla volta del La Guardia (un italiano che mi attende, buon auspicio…) via Motreal!!! Non mi pare vero di toccare suolo canadese!

Per il momento ho fissato il ritorno in tempo per vedere sposarsi Floriana e Dru, ma nel frattempo tante cose possono cambiare (e un po’ lo spero, non me ne vogliano loro, lo dico per me).

Devo trovare un appartamento, mi hanno consigliato craiglist.com
Soprattutto: ho cominciato a inscatolare la mia vita qui in Contrà Battisti…
Cosa mi resterà dei due anni qui?
Ancora non lo so…
Buonanotte mondo.

Ps: il titolo del post è il numero di prenotazione volo (criptato, ovvio… 🙂
Pps: Apro la finestra, sono quasi le due di notte: Vicenza, come sempre, è immersa in un sonno profondo ed io, fra tre settimane, sarò nella città che never sleeps